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ATLANTIDEOLOGIA
PARTE II
LA PRIMA ERA
di Guido Maria St. Mariani di Costa Sancti
Severi
fondatore del Centro di Studi Eleusini Madre
"Sidera Tau 8"
I Phykkhe'sh-En'n discesi sul nostro pianeta installarono le loro prime
basi su di una vasta terra emersa che si estendeva ad Ovest dell'Europa. Soltanto in
seguito edificarono basi ed avamposti nella stessa Europa, nel Medio Oriente, nell'Africa
Settentrionale e in numerose zone delle Americhe. Ma il confine Est del territorio da
essi controllato si dovette arrestare alle catene del Caucaso. Questo perché, oltre
quelle montagne, la parte orientale del pianeta era già sotto il controllo di altre
civiltà extraterrestri giunte precedentemente. Razze a sangue freddo e di natura non
umana, incompatibili sia culturalmente che fisicamente con la linea dell'Impero. Nacque,
fin dall'arrivo sulla Terra degli Imperiali, un clima freddo fra le due diverse
componenti, aliene, che per lungo tempo preferirono volutamente ignorarsi. Attaccare i
Phykkhe'sh- En'n, numericamente inferiori, e cacciarli dalla Terra o dall'intero Sistema
Solare sarebbe stato possibile fin dall'inizio per queste razze non umane, ma ciò avrebbe
provocato una sicura reazione delle forze imperiali che evidentemente fu preferito
evitare.
Si giunse a un punto, nella storia della Prima Era, in cui vediamo le due componenti
aliene entrambe impegnate in esperimenti di natura genetica aventi come oggetto varie
forme di vita vegetali ed animali del pianeta. Vale la pena qui citare i testi sumeri, in
cui si racconta di Dei scesi dal cielo, gli Igigi e gli Annunaki. I primi detenevano il
comando, costringendo i secondi a lavorare. Ma questi ultimi un giorno si ribellarono
scioperando. Allora gli Dei Igigi crearono l'umanità con la creta impastata con il sangue
del nemico, e fatto ciò la misero subito al lavoro. L'origine di questo mito sumero
potrebbe essere, a parer nostro, riconducibile ad esperimenti di natura genetica condotti
sui primati e gli ominidi dalle razze inumane insediate nell'emisfero orientale del
pianeta. Dall'altra parte della Terra, ove vi era il controllo dell'Impero, vi fu un
qualcosa di analogo, anche se dettato da diverse motivazioni. I Phykkhe'sh-En'n si erano
accorti che tra gli animali terrestri vi era un mammifero che presentava caratteristiche
abbastanza simili alle loro, anche se notevolmente arretrato da un punto di vista
evolutivo. Per raggiungere una maggiore compatibilità fra le due razze, il mammifero in
questione avrebbe dovuto essere necessariamente modificato ed evoluto. Il fatto che i
Phykkhe'sh-En'n erano poco numerosi fu all'origine della messa a punto di un progetto
denominato A.M.P.E., teso a creare una specie fisicamente simile a loro e mentalmente
compatibile, destinata a popolare i territori terrestri soggetti all'Impero. Ciò fu
possibile grazie ad una combinazione di tecnologie chiamate "Tecnatavica" e "Genetica
produttiva". Il progetto A.M.P.E., fra successi e insuccessi, durò molti secoli.
La cultura greca e protogreca ci parla degli Dei Titani, e in particolare dei quattro
figli del Titano Hyaphethos, che "crearono l'essere a loro immagine e somiglianza".
"Presa Prometheus una parte di Notte, una parte d'Acqua e una parte di Terra, le impastò
e plasmò a immagine e somiglianza sua e dei suoi fratelli una figura. Presola suo
fratello Atlanthe, le soffiò in bocca donandole l'alito sacrale, mentre suo fratello
Menelhios la cingeva di nervi e di muscoli, e, rizzatola in piedi, la chiamò uomo.
Similmente Ephimetheus creò la donna".
Il teogono Hesiodo ci parla degli Yhgeneis, termine traducibile non con "giganti", come
viene comunemente ed erroneamente interpretato, ma con "nati dalla terra".
La Disciplina Arcaico-Erudita ci insegna che Atlanthe è la Conoscenza e la Vita,
Menethios la Forza sia interiore che esteriore, Prometheus il Seme maschile, ed
Ephimetheus quello femminile. Sotto la voce "Notte" si indica invece un concetto
superiore a quello di anima; il concetto stesso di essenza divina titanica.
I Testi della Disciplina Arcaico-Erudita, menzionando il Titano Menethe (Menethios),
riportano quanto segue: "...che cingesti di nervi e muscoli la mortai stirpe di
Hyaphethe, Tu fosti, dopo che Phlemethe la plasmò e Hathlanthe le donò l'alito, a
rizzarla in piedi, ed eretta la ponesti innanzi a Te, e, vedendola indifesa, le ponesti
la tua lancia in mano. Qual Dio poné l'arma sua in mano alla sua creatura? Tu solo, o
celeberrimo Tan, concedesti tutta la tua fiducia". In un altro passo è detto: "...prese
le bestie che vagan sul suolo di Taea, le rimodellaron a loro impronta e somiglianza e,
vistoli Lan e Thn (Femmina e maschio, n.d.a.), dissero Taahiv e Skefsketh (uomo e donna,
n.d.a.). Così essi si perpetuarono, così nacque l'umana progenie dall'azzurro
occidente".
L'Atlantideologia della Prima Era va a concludersi tragicamente con quella che viene
ricordata come la Grande Guerra Galattica. Già da tempo diverse civiltà inumane e a
sangue freddo presenti nella nostra galassia si erano coalizzate e confederate in nove
leghe indipendenti fra loro. Nessuna di tali leghe, da sola, era tanto forte da poter
affrontare l'Impero dei Signori della Spada. Tante infatti erano le differenze e le
incompatibilità, soprattutto di natura genetica e fisica, fra di esse, anche se si era
col tempo venuto a creare un interesse comune: aggredire l'Impero. Si arrivò così al momento in cui una particolare razza inumana
assunse un ruolo guida, riuscendo a coalizzare fra loro le nove leghe. Questa razza,
chiamata dagli imperiali "Inmn" (Antiseme, Innomina) o anche "Ek-Em"(Senza Nome), dette
in dotazione all'alleanza delle leghe un qualcosa di terribile, probabilmente un'arma, in
grado di combattere Sfhath (Spada). Questo qualcosa era costituito, per quanto ne
sappiamo, da due elementi: Uv (Luce) e Uvs-s (Fiamma cosmica a nove code). Si costituì
così la spaventosa Lega delle Leghe dei Mondi di Luce e di Fiamma e dei Signori della
Fiamma.
Si possono fare molte ipotesi, ma è difficile stabilire che cosa fossero in realtà Spada,
Luce e Fiamma.
Vediamo adesso la composizione di queste nove leghe. Alla prima appartenevano sette
specie di una razza definita le "Ombre Lucide". Di natura simile agli insetti, alcune di
queste specie erano dotate di una statura molto alta (il doppio circa di un essere
umano), ed avevano la particolarità di essere praticamente senza spessore, perciò quasi
invisibili di lato. Si auto-generavano per sdoppiamento. I Testi le chiamano: Aela, Zava,
Ekelun, Unth, Zern, Zekh e Aranta. La seconda lega era formata da una sola specie,
dominatrice di numerosi sistemi stellari. Trattasi di una specie dal volto di uccello
chiamata Ved's, definita dai Testi Arcaico-Eruditi "i Sapienti" o "gli Aiutanti". -
Alla terza lega appartenevano due specie chiamate dall'Atlantideologia Ustyh o "i Senza
Respiro". Chiamati anche "gli Ingegneri", sono descritti come una sorta di insetti
verdastri alti circa 150 centimetri e privi di apparato respiratorio. Erano forniti di
un'elevata tecnologia e avevano colonizzato centinaia di pianeti, dai quali solertemente
eliminavano, se vi era, ogni traccia di ossigeno, un gas per loro letale, distruggendo di
conseguenza ogni forma di vita, animale o vegetale, che necessitasse di questo elemento
per la propria sussistenza.
Alla quarta lega appartenevano altre due specie, i Khyr'sh e i Khyr'se, definiti i
"Guardiani della Fiamma" o i "Senza Occhi". Erano dotati, infatti, di una sorta di sonar
al posto degli organi visivi. Fisicamente avevano la forma di uccelli, molto pesanti e
tozzi, e con ali atrofizzate. Non superavano di altezza i 160 centimetri. Avevano
sviluppato un'alta tecnologia bellica. Alla quinta lega appartenevano ben dodici specie
dette "Senza Ossa" o "Vermiformi". Di essi si trova traccia in numerose sculture greche e
in veri miti dell'area mediterranea. L'Atlantideologia li chiama Ekh, Qeshna, Ekhidna,
Ladna, lfhersanka (letteralmente "Assassini Rossi"), Qahsn, Adna, Sanka, Nuakh, Queshna,
Lemna, Kthmnafanth. Pur essendo tutte di natura "serpentiforme", presentavano anche
notevoli differenza fra loro.
Nella sesta lega figurano sei specie di natura rettile: .ls's, Sisyhx, Lixsjs, Pu'Ath,
Ufra. Di queste, solo le ultime due presentavano fattezza lievemente umanoidi. La settima
lega comprendeva cinque specie di natura anfibia e semi-rettile: Thritun Thrun Nyuthrun,
Lurma, Mratah. Alcune di esse erano di corporatura molto possente, molto maggiore di
quella umana. L'ottava lega era composta da sei specie: Mu (per lungo tempo insediati
anche sulla Terra), Mun (Esseri della Pietra), Ran (Esseri dell'Acqua), Ran-Mu-Nu,
Ran-Fe-Mu e Ran-Kurt-Zeki.
La nona lega, infine, comprendeva tre specie chiamate Sqrl, Damkav e Srzuk, non
assimilabili a forme a noi conosciute. Malgrado tentativi imperiali di scongiurare un
conflitto galattico, a un certo punto l'Impero venne aggredito e fu guerra aperta. Il
conflitto si estese a centinaia e centinaia di sistemi stellari, fino a che giunse
inevitabilmente anche nel nostro, dove i Phykkhe'sh-En'n furono attaccati da terra e dal
cielo. Dopo una strenua resistenza, supportata dall'invio di numerosi rinforzi, gli
imperiali capitolarono sia sulla Terra che su tutto il fronte del Sole. La stragrande
maggioranza dei sistemi dell'Impero erano orinai impegnati a difendere se stessi da
sempre più massicci attacchi del nemico, e non erano più in grado di inviare sufficienti
aiuti ai pianeti più in difficoltà, che cadevano uno dopo l'altro nelle mani degli
inumani. Lo stesso sistema d'origine dei Phykkhe'sh-Tau, Tau Ceti, fu attaccato e fu
perfino necessario evacuare il pianeta capitale prima che cadesse in mani nemiche.
Le notizie della guerra riportate nei Testi si interrompono nel momento in cui cade la
resistenza dei Phykkhe'sh- En'n sulla Terra, ma sappiamo, da altre fonti, che dal
conflitto l'Impero è uscito sconfitto. Non tutti i settori della Galassia controllati
dall'Impero però capitolarono, in quanto il nemico non riuscì a conquistarli, o perché
troppo lontani, o perché strategicamente meno rilevanti, ed essi mantennero la propria
indipendenza, anche se però ormai senza la guida dei Phykkhe'sh-Tau. L'Impero si
estendeva, nella Galassia, per sedici "parallele", mentre ventiquattro erano le parallele
sotto il controllo della Lega. Non si ha un'idea chiara sui significato di questo
termine.
Un passo oscuro dell'Atlantideologia dice che i Phykkhe'sh-Tau, evacuati i loro pianeti,
sacrificarono al nemico due parallele, per avere il tempo di rifugiarsi, insieme ad altre
specie imperiali in ritirata, "nell'invisibilità", portando con sé "Sfath" in quella che
viene sibillinamente chiamata "la sedicesima parallela". In sintesi, parte delle stirpi
imperiali si sarebbe rifugiata in questa "Sedicesima Parallela" con l'intento di rigenerare
Sfath e tornare un giorno a riconquistare ciò che gli era stato tolto.
Non è del tutto chiaro che cosa si debba intendere per "Sfath", ovverosia "Spada". Nei Testi della
Disciplina Arcaico-Erudita troviamo queste parole: "Chi prevede i remoti eventi nel futuro
tempo, il rimedio attempo pone, e predispone ogni atta misura che ostacolo sia a chi
la Legge infrange. Per eccelsa necessità dunque fu stabilita la Conta (periodo temporale
, n.d.a.) che non è nel tempo, con la irremovibile creazione della non creata Sfath
cosmica, la cui immensità è priva d'ogni materiale misura. Avendo in essa ciò che è
materia e che non è nella materia". In un altro passo concernente un futuro forse non
poi tanto remoto, si legge: "Tu, Uvs's, resisterai per molte conte ma poi sarai consunta,
e se non avrai trovato Sfath alla conta stabilita, Sfath troverà te. Per il numero
esatto in cui Sfath nuovamente sciolta distruggerà la forza di Uv e spaccherà il Monte
figlio di Uv, e poi spegnerà Uv medesima come essa fece con Nuthe. Al numero esatto
della conta, Sfath non lotterà per difendersi, ma per distruggere, arrecando sulle
parallele di Uv rovina, e riprendendo le sue. Ma se Uvs's troverà Sfath prima del numero
esatto dello scadere della conta, Sfath non sarà tanto potente da stabilire:
Nuthe nasci perché Uv non è!".
ERE DI RIFERIMENTO DELL'ATLANTIDEOLOGIA DELLA PRIMA ERA
| 4 |
Età del Rubino |
92.120 - 69.121 a.C. |
Colonizzazione di Taea: 92.040 - 69.121 a.C.
I Phykkhe'sh-Uan discendono sulla Terra nel 92.040 a.C.
e i loro coloni prendono il nome di Phykkhe'sh-En'n. |
| 5 |
Età dei Topazio |
69.120 - 34.561 a.C. |
|
| 6 |
Età dell'Oricalco |
34.560 - 23.041 a.C. |
Nel 34.560 a.C. viene varato il Progetto A.M.P.E. |
| 7 |
Età dell'Oro |
23.040 - 19.176 a.C. |
Età dei Signori della Spada: 19.175 - 19.003 a.C.
La Grande Guerra Galattica. Periodo Oscuro: 19.002 - 18.987 a.C. |
Sono sedici anni di transizione, che dividono la 1° Era dalla 2°.
(Parte
3)