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Atlantideologia

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ATLANTIDEOLOGIA

PARTE III

LA SECONDA ERA

LA NASCITA DELLE SETTE GRANDI ISOLE DEL MAR
D'
OCCIDENTE

di Guido Maria St. Mariani di Costa Sancti Severi

fondatore del Centro di Studi Eleusini Madre "Sidera Tau 8"


In seguito ai terribili sconvolgimenti arrecati dalla Grande Guerra Galattica, la superficie della Terra mutò in più punti la sua configurazione. La grande massa continentale atlantica che aveva ospitato le prime basi degli Imperiali e che era divenuta la culla della civiltà dei loro coloni, si trovava, al termine del conflitto, sconquassata in sette masse continentali minori, che i Testi dell'Atlantideologia chiamano come segue:
 

IN ORDINE GEOGRAFICO DA NORD A SUD IN ORDINE DI ESTENSIONE TERRITORIALE
   
Tuya (Thule) En'n
Avty (Hypherborhea) Zan-Aryas
Eahi-Aesyr Vanhir
Zan-Aryas Eahi-Aesyr
Vanhir Thrithun
En'n Avty (Hypherborhea)
Thrithun Tuya (Thule)


Le prime tre in ordine di grandezza possono essere definiti dei veri e propri continenti; il quarto, l'Aesyr, occupava un'estensione pari a quella di Gran Bretagna e Irlanda messe insieme, mentre l'ultima, Tuya, era grande grosso modo come la Sicilia.
Vi erano poi otto isole definite "maggiori": Khath (a nord dei Thritun), Sytren e Tau (appartenenti all'En'n), Talf, Tyll e Turhea (appartenenti al Vanhir), Ultima Isola nota dei Pu'Ath e Isola Perduta degli Js's, appartenenti all'Aesyr. E, infine, quattro arcipelaghi. Il più importante di essi fu quello delle isole Hespheridi, chiamate in lingua originale Eas-Fher-lth. Esse erano disposte ad arco ad Est dell'En'n, non distanti dalle coste dell'Europa e, in ordine di grandezza, venivano chiamate: Hekkle, isola vulcanica all'altezza delle coste meridionali francesi, Erithiya o Isola dei pomi d'oro (Vi era la grotta del drago Ladne, menzionato anche da Hesiodo, e il bosco delle mele d'oro dove giunse Herakle), Hespheria, la più grande, situata all'altezza di Gibilterra. Si narra che vi fossero situati i Campi Elisi, il paradiso degli antichi, e il bosco dove vi erano l'Albero della Conoscenza e l'Albero della Vita Eterna. Vi era, infine, Tarthusha, chiamata anche Arethusa, lpherthusa o Isola dei Beati. Era posta all'altezza delle coste settentrionali del Marocco.
Vi erano, infine, altri arcipelaghi e numerose isole minori.
E' su questo insieme di terre, che la tradizione ricorderà come la mitica Atlantide, che, lungo tutto il corso della cosiddetta Seconda Era, sorse e sviluppò una nuova civiltà, diretta erede di quella civiltà umana che aveva prosperato sulla Terra sotto il governo dei Phykkhe'sh-En'n. Questi ultimi, sconfitti, non poterono più mantenere il controllo del pianeta, ma vi lasciarono i loro "figli" ed eredi, gli Hygeneis, detentori di un pesante fardello: la perpetuazione della memoria storica.
E' a questa Seconda Era che risalgono tutti i Testi della Disciplina Arcaico-Erudita.
Grazie, in particolare, a due collezioni di testi, il Libro dei Rotoli di Ulhe di Casa Un'e (una raccolta di dieci libri) e ai sedici Libri dei Tuskeya, attribuiti a sedici autori diversi, testi tramandati e custoditi dalle Scuole Eleusine, disponiamo di un'enorme bagaglio di informazioni che possono aiutarci a ricostruire le fasi storiche di questa civiltà.
"...e venne una notte in cui il popolo di Enn uscì dalle caverne per non farvi più ritorno. E gli Ennici, divisisi in tre parti abbracciandosi si salutarono". Con queste parole un autore ennico a cui è attribuito uno dei Rotoli, Rhashamele'sh della Casa dei Fhanhia, descrive il risorgere della civiltà su queste terre, dopo quei sedici anni oscuri seguiti alla guerra. E proprio quella famosa notte, per la tradizione ennica, rappresentò l'inizio dei calendario. Si era nel 18.986 a.C.       (Parte 4)

Le Sette Grandi Isole del Mar D'Occidente (Atlantide)
 

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