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ATLANTIDEOLOGIA
PARTE I
DALL' ERA EGEO-MEDITERRANEA
ALLE ORIGINI SIDERALI
di Guido Maria St. Mariani di Costa Sancti
Severi
fondatore del Centro di Studi Eleusini Madre
"Sidera Tau 8"

La storia della civiltà umana sulla Terra si spinge molto più indietro nel
passato di quanto ci venga oggi insegnato sui banchi di scuola. Esistono tracce di grandi
culture fiorite in epoche che avrebbero dovuto essere caratterizzate, secondo le teorie
canoniche della "scienza "ufficiale", da un'assoluta primitività. Tracce tali da
retrodatare di migliaia di anni la storia della civiltà umana. I popoli con i quali,
solitamente, si vuoi fare iniziare la storia ufficiale, Egizi e Sumeri, ci hanno lasciato
documenti scritti che parlano di millenni della loro storia precedenti a quella che
conosciamo, e, la stragrande maggioranza degli antichi popoli, dal Mediterraneo alle
Americhe, ci ha tramandato il ricordo di una o più civiltà-madre già presenti in epoche
remote.
Le antiche popolazioni egeo-mediterranee (Pelasgi-Lelegi, Pelasgi-Lyci, Troiani-Mysi e
Protogreci) menzionavano le Sette Grandi Isole del Mar d'Occidente, culla di una
civiltà oggi comunemente ricordata con il nome di Atlantide. Nome, quest'ultimo, a dire
il vero usato solo da Platone (427-348 a.C. circa). Allievo di Socrate, egli, nel suoi
celebri dialoghi "Crizia" e "Timeo", scrive di Atlantide e della grande isola di Poseidon
utilizzando di fatto informazioni di terza mano. Le aveva apprese, infatti, da un suo
alunno discendente da Solone, il quale le aveva ottenute intorno al 569 a.C. da alcuni
Gran Sacerdoti e Hyerophanti incontrati in Egitto. Ma già in tempi remoti, molto prima di
Solone, veniva tramandato il ricordo di terre situate oltre lo stretto di Gibilterra, le
mitiche "Colonne d'Ercole"; terre identificate con le quattro isole Hesperidì, oltre le
quali si sarebbero trovate le "Sette Grandi Isole".
Le scoperte "scomode" si sono susseguite a ritmi sempre più accelerati e l'Archeologia
tradizionale ormai stenta ad occultarle, cadendo spesso in contraddizione. Come nel caso
di Gerico, importante città degli Amurrei in Palestina, dove è ancora oggi ben visibile
una poderosa torre di pietra del diametro di nove metri e alta altrettanto, oltre a ampi
resti delle mura, il tutto fatto risalire alla fase iniziale del Neolitico preceramico
(8.000 a.C.). E Gerico non sarebbe la sola città dell'area a risalire a tale epoca. Basti
ricordare la vicina città amurrea di Hai. Per non parlare del celebre caso della Sfinge
di Gizah, in Egitto, che, per quanto sia ampiamente dimostrato, con il supporto della
Geologia, essere risalente almeno al 10.000 a.C., continua ad essere caparbiamente
attribuita dagli archeologi ad un faraone della IV dinastia di nome Ra-Khaf-Fre
(Khefren). Sta di fatto che il monumento è stato sottoposto all'erosione di piogge
tropicali in un periodo in cui l'Egitto aveva un clima ben diverso da quel. lo compreso
fra il 5.000 a.C. e i nostri giorni. La Tradizione sapientale e misterica delle Scuole
Eleusine-Madre ci insegna che tutta l'Africa del Nord, incluso quindi l'Egitto, circa
tredicimila anni fa venne colonizzata da una dinastia "atlantidea" il cui emblema, guarda
caso, era un leone...
Sia la Scuola Sapientale e Misterica degli Eleusini- Madre che l'Ordine Canonico dei
Collegi sacerdotali o hyerophantici hanno tramandato e insegnato, tramite Maestri
(Mystagogos), agli iniziati ai Sacri Misteri, un vastissimo patrimonio culturale,
storico, geografico, religioso astronomico la cui origine era considerata precedente alla
nascita dei più antichi santuari eleusini; un patrimonio di documenti fatto risalire a
tempi anteriori a qualsiasi civiltà conosciuta. Un patrimonio di cui, soltanto da pochi
anni, grazie ad una cauta "apertura" della Scuola Eleusina-Madre, è stata iniziata una
graduale divulgazione anche presso non Eleusini. La Disciplina Arcaico-Erudita,
infatti, è quella materia di insegnamento che, nell'ambito delle Scuole Eleusine, ha come
oggetto la storia, le tradizioni e il patrimonio culturale di quelle che sono ed erano
conosciute nei tempi antichi come le "Sette Grandi Isole del Mar d'Occidente". È
per questo che tale disciplina viene chiamata anche Atlantideologia.
LA DISCIPLINA ARCAICO-ERUDITA
Da un punto di vista storico la Disciplina Arcaico- Erudita abbraccia una
serie di determinate fasi cronologiche della storia della civiltà; fasi che, si spingono
indietro nel tempo fino ad epoche incredibilmente remote e che, rapportate ai parametri
moderni di datazione, sono suddivise come segue:
| PROTO-ATLANTIDEOLOGIA |
565 milioni di anni fa - 92.041 a.C. |
| ATLANTIDEOLOGIA 1° ERA |
92.040 a.C. - 19.176 a.C. |
| GRANDE GUERRA GALATTICA |
19.175 a.C. - 19.003 a.C. |
| PERIODO OSCURO |
19.002 a.C. - 18.987 a.C. |
| ATLANTIDEOLOGIA 2° ERA |
18.986 a.C. - 9.528 a.C. |
| NEO-ATLANTIDEOLOGIA |
9.527 a.C. - 1.184 a.C. |
LA PROTO-ATLANTIDEOLOGIA
La fase più remota, quella conosciuta come Proto- Atlantideologia è a sua
volta preceduta da "fasi" in cui la Disciplina Arcaico-Arudita colloca la "Creazione
della materia e dell'Universo" e addirittura un'era che si colloca "Prima della
creazione dell'Universo e del Tempo". Da qui si apprende che la creazione della
nostra galassia, la Via Lattea, risalirebbe a sedici miliardi di anni fa. La Proto-
Atlantideologia vera e propria, invece, riguarda la nascita e l'evoluzione di una civiltà
aliena sviluppatasi sul quarto pianeta del sistema della stella Therion (Tau Ceti, della
costellazione del Cetus). Trattasi di una stella relativamente molto vicina. In termini
astronomici dista, infatti, solo 11,3 anni luce e, fattore questo assai importante,
appartiene alla stessa classe della stella Sole, la classe "G", che identifica le stelle
gialle, ed è l'unica tra le stelle comprese entro un raggio di 18 anni luce ad avere le
stesse caratteristiche del Sole.
Nei testi che riguardano la Proto-Atlantideologia, il quarto pianeta di questa stella
viene chiamato Phykkhe'sh (leggesi Phykkhen) e la civiltà che vi sorse
Phykkesh Tau. Chiamati anche Uanhe, cioè "azzurrei", per via del colore
peculiare della loro pelle, questi esseri sono anche menzionati con l'appellativo Tnax
Ny Nanve Sfath, traducibile come "Signori della Spada". Costoro presentavano fattezze
di tipo umano e sangue caldo. Si evolvettero fino a scoprire il volo spaziale
interplanetario, esplorando inizialmente i tre satelliti del loro pianeta e parte dei
pianeti del loro sistema, colonizzandone alcuni. Col passare del tempo, lo sviluppo della
tecnologia permise agli "azzurrei" di spingere le proprie astronavi anche al di fuori del
loro sistema. Ebbe inizio così una vera e propria opera di colonizzazione galattica.
Raggiunsero e colonizzarono i pianeti di altre stelle che presentavano condizioni di vita
a loro compatibili.
Nel corso di questa impresa colonizzatrice, i Phikkhe'sh Tau vennero in contatto con
un'altra civiltà che, come loro, stava compiendo un'analoga opera di colonizzazione della
galassia. I testi menzionano questi come Ea o Eahi, che significa
"Albinei", per via del colore alabastrino della loro pelle. Anch'essi a sangue caldo e di
tipo umanoide, presentavano però una struttura più alta e ossa di tipo cavo. Le due
civiltà si fusero, gettando le basi di quello che diverrà l'Impero Galattico dei
Signori della Spada. E importante a questo punto sapere che, ogni qualvolta i
colonizzatori Uanhe e Eahi si trasferivano su pianeti di altre stelle, cambiavano la
parte finale del loro nome. I Testi elencano ben cinquantadue tipi di Uanhe discesi dal
Phykkhe'sh Tau e ventisei tipi discesi invece dagli Eahi.
Altre civiltà compatibili con gli Uanhe e con gli Eahi vennero presto associate
all'Impero, portando alla costituzione, in senso "burocratico", di quattro categorie di
razze: Il gruppo Uanhe, il gruppo Eahi, il gruppo J.T.E.R. e il gruppo
NY.KR.PR.A.KH.MI.NIIVE.ST.HU.FA.T. Il terzo gruppo, quello denominato J.T.E.R.,
comprendeva nove tipi di specie a sangue caldo "pseudo-umane", alcune delle quali,
curiosamente, le ritroviamo nelle leggende terrestri (come, ad esempio, le Silfidi). Il
quarto gruppo includeva invece specie sempre a sangue caldo ma non umane, anche molto
diverse fra loro, e con differenti gradi di evoluzione. Di questo gruppo sono elencate
diciotto specie e una sottospecie, delle quali soltanto undici arrivarono ad acquisire
una tecnologia tale da permette il volo spaziale. Di alcune di queste specie troviamo
menzione nella cultura egizia. Ad esempio, il Dio Anubis, dal volto di sciacallo,
rispecchia una razza chiamata A-Nut, così come la Dea Bast, dalla testa felina,
rispecchia una razza a tipologia felina nota come Khat. Un'altra .di queste razze,
detta Mini'i, trova riscontro nella cultura minoico-cretese, in cui può essere
associata alla figura del Minotauro e ai Talos, mentre la razza dei Prunhe ricorda
molto i Faum della Mitologia mediterranea.
Tutte le razze che entrarono a far parte dell'Impero, a qualsiasi categoria o specie
appartenessero, adottarono inoltre, davanti al loro nome specifico, l'appellativo
Phykkhe'sh, che stava a indicare la "fratellanza mentale", ovvero quel qualcosa che
poteva accomunare e unire tante specie diverse. La Proto-Atlantideologia giunge al suo
termine quando una stirpe di azzurrei, i Phykkbe'sh-Uan, discesi dai
Phykkhelsh-Hyi, a loro volta discesi dagli originari Phykkhesh-Tau, danno
inizio all'esplorazione del Sistema Solare, impiantandovi stabilmente dei coloni; coloni
che procedono con la colonizzazione di quattro pianeti, fra cui la Terra. Essi assunsero
la denominazione di Phykk'sh-En'n, divenendo gli "Atlantidi" della prima
era. Il termine En'n, secondo la Tradizione, sta a significare "origine", "punto",
"ombelico", "partenza".
ERE DI RIFERIMENTO DELLA PROTO-ATLANTIDEOLOGIA
| 1 |
Età del Tau |
700.484 - 368.151 a.C. |
Inizio evolutivo della civiltà Phykkhe'sh Tau. |
| 2 |
Età dello Zaffiro |
368.150 - 115.201 a.C. |
Fase organizzativa della civiltà. |
| 3 |
Età dello Smeraldo: Fase Planetaria |
115.200 - 115.121 a.C. |
Scoperta del volo planetario. |
| |
Età dello Smeraldo: Fase Galattica |
115.120 - 92.121 a.C. |
Scoperta del volo extraplanetario.
Incontro con gli Eahi.
Nascita dell'Impero Galattico. |
| 4 |
Età del Rubino |
92.120 - 69.121 a.C. |
Entrata nel Sistema Solare 92.120-92.041 a.C.
Le astronavi degli Uan esplorano i pianeti del
Sistema Solare senza però scendere sulla
Terra. |
Nel 92.040 a.C. i coloni degli Uan, i Phykkh'sh-En'n, discendono sul
pianeta Terra. L'età del Rubino non è ancora volta al termine, ma, a partire da questa
data si fa iniziare l'Atlantideologia della 1° Era.
(Parte 2)